FICALIGNA
Aggirandosi per le campagne salentine, ma anche nei centri abitati si resta affascinati dai fichi d’India, creature talvolta enormi e capaci di adattarsi all’ambiente intorno. Queste piante spinose regalano dolcissimi frutti dai colori vivaci, che sanno d’estate.
MATERIALI E CURA
Le Sorpresine salentine sono realizzate con fibra di puro cotone, i colori sono scelti personalmente. Prima di arrivare in casa vostra Le Sorpresine salentine ricevono un lavaggio di sicurezza salva colore, con acqua fredda, sale e aceto. Si consiglia di lavare a bassa temperatura (max 40 gradi) con sapone liquido e delicato, e assolutamente di non candeggiare. La stiratura può essere la stessa che si fa a capi in puro cotone.
BONUS
CD ULìA - la pizzica pizzica incontra la capoeira
Chi acquista Le Sorpresine salentine avrà in omaggio il nuovo disco della cantante Anna cinzia Villani e riceverà via mail il bellissimo booklet con i testi in lingua originale e tradotti in italiano e inglese. Nel testo che segue c’è una descrizione generale del lavoro discografico.
“Ulìa” in lingua salentina ha due significati: oliva e vorrei. Il senso di questo lavoro discografico e del singolo dal titolo omonimo, fa riferimento al significato ‘vorrei’ Il testo del brano “Ulìa” scritto da Anna Cinzia Villani parla infatti di cosa significhi essere artista oggi, cioè di quei piccoli e grandi ostacoli che inducono alla resistenza (sempre col sorriso), e fanno sentire in maniera ancora più forte l’urgenza di affermare la propria arte, nonostante le crisi economiche, culturali e altro ancora. Questo progetto nel tempo ha subito vari cambiamenti, e si è adattato a tutto ciò che di tanto in tanto richiedeva riflessione, apertura e pazienza. A parte gli inediti “Ulìa” e “Luna mia bella luna”, gli altri brani fanno parte del repertorio tradizionale salentino, e affrontano dei temi fondamentali: il ruolo della donna, il lavoro, la protesta, il tarantismo. Dal punto di vista musicale la parte interessante per alcuni di questi brani, è stata la rielaborazione, che è diventato ancora più intensa e divertente grazie all’incontro speciale con Mestre Canhao e la Capoeira. Lui, nato a San Paolo del Brasile e residente nel Salento ormai da qualche anno, porta il sapore sofferto, coraggioso e solare del suo paese, con la voce, le percussioni e la maestria delle sue movenze; e rende possibile il confronto e lo scambio continuo tra due mondi geograficamente lontani che riescono a dialogare attraverso il ritmo, il canto e la danza, perché accomunati da storie di povertà, sfruttamento e amore. Tutti sanno che la Pizzica pizzica è il ballo che le comunità contadine eseguivano in occasioni familiari, e in momenti di svago, accompagnata dal ritmo del “Tamburreddhu” (tamburo a cornice salentino). Non tutti sanno però, che lo stesso ritmo è utilizzato per ballare la “Pizzica scherma” un duello danzato da soli uomini, che ha molte affinità con la Capoeira. E’ per questo, che oltre a essere un progetto musicale, “Ulìa” è anche un colorato quadro umano.
Anna Cinzia Villani: voce
Alessandro Lorusso: chitarra classica, berimbau, cavaquinho, tam tam, agogô, caxixi, bongo, cori
Massimiliano Però: organetto diatonico, voce e cori
Francesco De Donatis: tamburreddhu, bendir, daf, cori
Mestre Canhao: berimbau, pandeiro , atabaque, voce
Arrangiamenti, registrazione e missaggio: Alessandro Lorusso
Consulenza artistica: Claudio Cavallo Giagnotti
Mastering: Studio Essenza
Immagine copertina: Giulio Rugge
Traduzioni: Monia Saponaro
Grafica: Daniele Coricciati
Chi acquista Le Sorpresine salentine avrà in omaggio il nuovo disco della cantante Anna cinzia Villani e riceverà via mail il bellissimo booklet con i testi in lingua originale e tradotti in italiano e inglese. Nel testo che segue c’è una descrizione generale del lavoro discografico.
“Ulìa” in lingua salentina ha due significati: oliva e vorrei. Il senso di questo lavoro discografico e del singolo dal titolo omonimo, fa riferimento al significato ‘vorrei’ Il testo del brano “Ulìa” scritto da Anna Cinzia Villani parla infatti di cosa significhi essere artista oggi, cioè di quei piccoli e grandi ostacoli che inducono alla resistenza (sempre col sorriso), e fanno sentire in maniera ancora più forte l’urgenza di affermare la propria arte, nonostante le crisi economiche, culturali e altro ancora. Questo progetto nel tempo ha subito vari cambiamenti, e si è adattato a tutto ciò che di tanto in tanto richiedeva riflessione, apertura e pazienza. A parte gli inediti “Ulìa” e “Luna mia bella luna”, gli altri brani fanno parte del repertorio tradizionale salentino, e affrontano dei temi fondamentali: il ruolo della donna, il lavoro, la protesta, il tarantismo. Dal punto di vista musicale la parte interessante per alcuni di questi brani, è stata la rielaborazione, che è diventato ancora più intensa e divertente grazie all’incontro speciale con Mestre Canhao e la Capoeira. Lui, nato a San Paolo del Brasile e residente nel Salento ormai da qualche anno, porta il sapore sofferto, coraggioso e solare del suo paese, con la voce, le percussioni e la maestria delle sue movenze; e rende possibile il confronto e lo scambio continuo tra due mondi geograficamente lontani che riescono a dialogare attraverso il ritmo, il canto e la danza, perché accomunati da storie di povertà, sfruttamento e amore. Tutti sanno che la Pizzica pizzica è il ballo che le comunità contadine eseguivano in occasioni familiari, e in momenti di svago, accompagnata dal ritmo del “Tamburreddhu” (tamburo a cornice salentino). Non tutti sanno però, che lo stesso ritmo è utilizzato per ballare la “Pizzica scherma” un duello danzato da soli uomini, che ha molte affinità con la Capoeira. E’ per questo, che oltre a essere un progetto musicale, “Ulìa” è anche un colorato quadro umano.
Anna Cinzia Villani: voce
Alessandro Lorusso: chitarra classica, berimbau, cavaquinho, tam tam, agogô, caxixi, bongo, cori
Massimiliano Però: organetto diatonico, voce e cori
Francesco De Donatis: tamburreddhu, bendir, daf, cori
Mestre Canhao: berimbau, pandeiro , atabaque, voce
Arrangiamenti, registrazione e missaggio: Alessandro Lorusso
Consulenza artistica: Claudio Cavallo Giagnotti
Mastering: Studio Essenza
Immagine copertina: Giulio Rugge
Traduzioni: Monia Saponaro
Grafica: Daniele Coricciati
DONAZIONI
L’Associazione Core de Villani sceglie di donare una piccola parte del riavato su ogni vendita alla Rete dei centri antiviolenza sulle donne SanFra. SanFra promuove percorsi di fuoriuscita dalla violenza per le donne, coerentemente con i principi enunciati dalla Legge Regionale n.29 del 04 Luglio 2014, "Norme per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere, il sostegno alle vittime, la promozione della libertà e dell’autodeterminazione delle donne”.
sito web: www.sanfra.org (sezione: Servizi per Donne)
L’Associazione Core de Villani sceglie di donare una piccola parte del riavato su ogni vendita alla Rete dei centri antiviolenza sulle donne SanFra. SanFra promuove percorsi di fuoriuscita dalla violenza per le donne, coerentemente con i principi enunciati dalla Legge Regionale n.29 del 04 Luglio 2014, "Norme per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere, il sostegno alle vittime, la promozione della libertà e dell’autodeterminazione delle donne”.
sito web: www.sanfra.org (sezione: Servizi per Donne)