Bonus: il cd "Ulìa - La Pizzica pizzica incontra la Capoeira"

“Ulìa” in lingua salentina ha due significati: oliva e vorrei. Il senso di questo lavoro discografico e del singolo dal titolo omonimo, fa riferimento al significato ‘vorrei’ .
Il testo del brano “Ulìa” scritto da me, Anna Cinzia Villani, parla infatti di cosa significhi essere artista oggi, cioè di quei piccoli e grandi ostacoli che inducono alla resistenza (sempre col sorriso), e fanno sentire in maniera ancora più forte l’urgenza di affermare la propria arte, nonostante le crisi economiche, culturali e altro ancora. Questo progetto nel tempo ha subito vari cambiamenti, e si è adattato a tutto ciò che di tanto in tanto richiedeva riflessione, apertura e pazienza.
A parte gli inediti “Ulìa” e “Luna mia bella luna”, gli altri brani fanno parte del repertorio tradizionale salentino, e affrontano dei temi fondamentali: il ruolo della donna, il lavoro, la protesta, il tarantismo. Dal punto di vista musicale la parte interessante per alcuni di questi brani, è stata la rielaborazione, che è diventato ancora più intensa e divertente grazie all’incontro speciale con Mestre Canhao e la Capoeira. Lui, nato a San Paolo del Brasile e residente nel Salento ormai da qualche anno, porta il sapore sofferto, coraggioso e solare del suo paese, con la voce, le percussioni e la maestria delle sue movenze; e rende possibile il confronto e lo scambio continuo tra due mondi geograficamente lontani   che riescono a dialogare attraverso il ritmo, il canto e la danza, perché accomunati da storie di povertà, sfruttamento e amore.
Tutti sanno che la Pizzica pizzica è il ballo che le comunità contadine eseguivano  in occasioni familiari, e in momenti di svago, accompagnata dal ritmo del “Tamburreddhu” (tamburo a cornice salentino).  Non tutti sanno però, che lo stesso ritmo è utilizzato per ballare la “Pizzica scherma” un duello danzato da soli uomini, che ha molte affinità con la Capoeira. E’ per questo, che oltre a essere un progetto musicale, “Ulìa” è anche un colorato quadro umano.
Anna Cinzia Villani: voce
Alessandro Lorusso: chitarra classica, berimbau, cavaquinho, tam tam, agogô, caxixi, bongo, cori
Massimiliano Però: organetto diatonico, voce e cori
Francesco De Donatis: tamburreddhu, bendir, daf, cori
Mestre Canhao: berimbau, pandeiro , atabaque, voce
Arrangiamenti, registrazione e missaggio: Alessandro Lorusso
Consulenza artistica: Claudio Cavallo Giagnotti
Mastering: Studio Essenza
Traduzioni: Monia Saponaro
Grafiche: Daniele Coricciati